In Italia le figure professionali
che si occupano di riabilitazione neuropsicologica sono le più
svariate.
Qui trovi descritte le
prassi che pur se diffuse non hanno nulla a che fare con l'insieme delle
decisioni e la pianificazione degli interventi che definiscono la riabilitazione
neuropsicologica.
La gravità di tale condotta
non è limitata solo alla concorrenza sleale nei confronti dei professionisti
adeguatamente formati, ma ancor più è da attribuirsi al danno arrecabile
al cliente che va particolarmente tutelato.
Per contrastare l'abusivismo,
il Consiglio Nazionale dell'Ordine degli Psicologi ha modificato con
un referendum, l'art.21 del Codice Deontologico, che attualmente recita:
"Sono
specifici della professione di psicologo
tutti gli strumenti e le tecniche conoscitive e di intervento relative
a processi psichici (relazionali, emotivi, cognitivi, comportamentali)
basati sull'applicazione di principi, conoscenze, modelli o costrutti
psicologici." (art.21 comma 3)
Dal 6 luglio 2013 la
prassi diffusa, trasversale al pubblico e al privato, che non psicologi
si occupino di diagnosi ed intervento riguardo i processi psichici viene
messa al bando.