Disturbi
Esecutivi
"Non
è più lui" è la frase che i parenti riferiscono più frequentemente,
quando il paziente ha subito una lesione che coinvolge il cervello
nelle regioni prefrontali delle corteccia motoria, esitando in un
disturbo esecutivo.
Accade
infatti che il danno cerebrale vada a modificare quelle funzioni
che ci permettono di essere qualificati dagli altri come persone
riflessive, o viceversa impulsive, ma anche educate, oppure insensibili
alle regole, ma anche passionali e romantici, o viceversa freddi
e insensibili.
Di solito
l'uomo della strada parla al riguardo di carattere, di personalità,
di buon senso o di conoscenza delle regole sociali. Il riferimento
è in tutti i casi a caratteristiche costituzionali o volizionali
stabili ed immutabili. Per questo quando è presente un disturbo
delle funzioni esecutive i famigliari riscontrano una frattura tra
il prima dell'incidente e l'adesso.
Tali
disturbi riguardano un'ampia varietà di funzioni tutte essenziali
per le attività individuali e sociali.
Le aree
cortico sottocorticali coinvolte nei deficit sono note e si riferiscono
alle tre principali porzioni seguenti:
- corteccia dorso laterale: è disorganizzato, rigido e
ripetitivo
- corteccia orbito frontale: è iperattivo, impulsivo
e disinibito
- corteccia cingolata anteriore: è inibito, apatico e
distraibile