Disturbi Attentivi
I
disturbi dell'attenzione sono pervasivi ed invalidanti, ma possono
essere temporanei.
Avere
uno stato di coscienza, significa in termini neuropsicologici, che
la nostra vigilanza è alta.
E' tipico
a seguito di una cerebrolesione che un paziente non riesca a stare
sveglio, cioè attento per più di pochi minuti.
Questo
perché le sue risorse attentive sono labili e quindi l'insieme delle
informazioni ambientali non filtrate, lo sommergono e lo esauriscono.
Inoltre
un effetto tipico del danno neurologico è quello di rallentare la
rapidità di rispondere agli stimoli, l'allerta che viene
misurata con i cosiddetti tempi di reazione (TR). Un paziente così
rallentato non può permettersi ad esempio di essere efficiente in
molte delle attività lavorative.
Un paziente
con rilevanti deficit attentivi ha inoltre un deficit secondario
relativamente alla memorizzazione delle informazioni. Questo perché
è grazie ad un ampia capacità di focalizzare le nostre risorse su
compiti specifici, che possiamo codificare le informazioni da mettere
in memoria.
La
causa più frequente di disturbi dell'attenzione è il trauma cranico.