Disturbi
del Gesto
I
gesti sono presenti in ogni cultura e sono diversi per forma
e significato. Le rappresentazioni simboliche di ogni gesto si acquisiscono
come il lessico nel linguaggio. Per questo un gesto può avere un
significato in Italia ed un altro in Grecia.
Le funzioni
prassiche sono comportamenti motori finalizzati che hanno come
scopo la comunicazione e l'utilizzazione.
Cosi
come un gesto viene acquisito, così può essere perso.
Un deficit
primitivo dell'attività motoria che compare specificamente durante
l'esecuzione intenzionale di un movimento finalizzato è chiamato
aprassia.
Come
può succedere ad ognuno di noi a seguito di una malattia neurologica,
di non poter più parlare correttamente, così può succedere di non
riuscire più ad afferrare una tazzina da caffè o di prepararne una
moka, questo in assenza di deficit di movimento (paresi o plegia).
Le teorie
implicite, con cui spieghiamo il nostro funzionamento, ci fanno
attribuire al solo movimento muscolare svariate caratteristiche
del gesto, che in realtà è organizzato come il linguaggio che può
difettare nel movimento muscolare (disartria) o nella rappresentazione
del movimento articolatorio (anartria).
E' come
se noi dicessimo alla nostra macchina in panne "Dai parti!", dimenticando
quale é la parte mancante dell'intero insieme che permette il movimento
al mezzo.