Per questo usiamo i test
e li usiamo in modo scientifico.
Come essere umani, senza
adeguati strumenti, siamo i meno adatti a conoscere i nostri simili.
I test standardizzati
ci permettono di confrontare attraverso specifici compiti, la tua prestazione
con quella di un gruppo di persone con le tue stesse caratteristiche
di età, scolarità e genere. Gli strumenti che abbiamo a disposizione
servono per ridurre l'elemento personale e casuale dalla valutazione.
Mentre nella vita di
tutti i giorni ogni persona si affida alle proprie impressioni, per
valutare gli altri, nella clinica dobbiamo diffidare dalle impressioni
e fondare i percorsi di indagine su una metodologia scientifica.
L'introduzione e la diffusione
di una corretta cultura valutativa incontra ancora numerosi ostacoli
e resistenze, nella scuola ma anche nella clinica.
Questo è a tutto svantaggio
del cliente che in medicina e in psicologia può trovare giudizi clinici
spesso contrastanti tra professionisti diversi.
La valutazione acquista
significati educativi e permette:
- l'attuazione del diritto
allo studio
- di informare l'alunno
dei progressi raggiunti
- di indicare agli insegnanti
la direzione della didattica
- di individuare le
strategie di intervento in classe
La valutazione acquista
significati clinici e permette:
- una corretta diagnosi
neuropsicologica
- di definire e aggiornare
la prognosi negli esiti delle patologie
- di programmare l'intervento
abilitativo e riabilitativo
- di contribuire alla
valutazione del danno biologico