Fare
terapia operando sulle competenze e non sui processi
Non essendo
ancora diffuse e conosciute le teorie dell'apprendimento sottese all'aquisizione
delle varie competenze, capita spesso che in clinica la riabilitazione
delle singole funzioni venga confusa la pedagogia dell'insegnamento
(rieducare l'afasia ?!?).
Per esempio
se un bambino è più lento degli altri nell'apprendimento della lettura,
allora è necessario intensificare le occasioni di lettura e così magicamente,
la competenza di lettura si insedierà. E' un modello di insegnamento
molto diffuso, ma inutile in caso di diagnosi di dislessia.
Una riabilitazione
della dislessia basata sulla stimolazione della competenza, si risolverà
in una grande frustrazione da parte del bambino. La famiglia spesso
si accorge del risultato ed abbandona tale terapia. Questo esempio vale
per tutti i tipi di deficit cognitivi.
Nella riabilitazione
dei deficit evolutivi od acquisiti la valutazione neuropsicologica delle
funzioni cognitive permette di aver un quadro sui processi che sottostanno
alle competenze.
Gli effetti
di tali malpractice sono:
- Frustrazione dei pazienti che si scontreranno con la incapacità
di svolgere i compiti
- Vanificare le finestre
temporali riabilitative con esercizi non finalizzati
- Sviluppare atteggiamenti
di rinuncia
- Evitare i trattamenti
sui processi e le ricadute sulle competenze