Fare
qualcosa senza un programma riabilitativo
La ricetta
del medico in cui prescrive di prendere un tal farmaco, in quale quantità,
quante volte al giorno, se o meno dopo i pasti e soprattutto quando
interrompere la terapia, rappresenta un programma riabilitativo in cui
la terapia é quella farmacologica e gli attori sono il clinico che ha
fatto diagnosi ed il paziente, che a lui si è rivolto per tornare in
salute.
Non diversamente
la clinica dei disturbi neuropsicologici.
Infatti
per poter concludere che un intervento è stato efficace, dopo la diagnosi
è necessario impostare la terapia in cui definire cosa fare, con quale
frequenza, per quanto tempo e quali sono gli attori coinvolti. Ad esempio
nei disturbi dello sviluppo gli attori sono le famiglie, la scuola,
il team che ha la presa in carico, e tutti devono condividerne gli obiettivi.
In terapia
ciò che non è efficace é inutile e dannoso.
E' questo
l'assunto che impone di definire cosa si fa per quel tale disturbo,
con quel particolare paziente e con quella particolare famiglia.
Gli effetti
di tali malpractice sono:
- Scarsa aderenza al trattamento
- Ingiustificato allungamento
dei tempi di terapia
- Atteggiamento degli
operatori 'proviamo poi vediamo' (Post hoc ergo propter hoc)
- Deresponsabilizzazione
e sfiducia di operatori e pazienti