Fare
terapia per un tempo indefinito
Definire
la durata dei trattamenti rappresenta una assunzione di responsabilità
da parte del clinico.
Nessuno
assume un antibiotico con l'aspettativa di attendere per un tempo imprecisato
il suo effetto.
Il medico
lo esplicita nella consegna dell'impegnativa, intimando al paziente
il criterio "Nel caso di non remissione dei sintomi entro 48 ore, mi
contatti per ridefinire la terapia".
Nella riabilitazione
delle funzioni cognitive tale atteggiamento di cautela non sempre viene
messo in essere, qualificando quella che dovrebbe essere una terapia,
come un training. Ma un conto è la cura, un altro è il raggiungimento
di uno standard, come il termine training sottende.
Gli effetti
di tali malpractice sono:
- Sviluppo di senso di impotenza da parte dei caregiver
- Vengono favorite
attribuzioni esterne (il tempo che ci vuole)
- Lievitazione dei
costi e assenza della previsione dell'impegno economico
- Rischio di rinuncia
ai trattamenti per bassa motivazione