Chi
è lo Psicologo
Lo
psicologo è un professionista sanitario abilitato alla professione
attraverso un apposito esame di Stato ed iscritto al proprio albo.
Consentiteci di descrivere
con alcuni tratti una professione fondata su una disciplina scientifica,
ma la cui legittimità e diffusione è stata impedita da più parti.
La durata della formazione
universitaria per poter diventare psicologo è di sei anni, di cui
cinque per conseguire il Diploma di laurea in psicologia e di un anno
per il tirocinio professionalizzante.
Uno psicologo abilitato
ha impiegato sei anni della sua vita per poter essere riconosciuto
tale dallo Stato, tanto quanto ha impiegato un medico abilitato.
In Italia, la costituzione
di un albo professionale degli psicologi ha avuto una gestazione particolarmente
lunga e difficile che è durata una buona ventina di anni.
Una diffusa opposizione
da parte degli interessi costituiti (medici e psicoterapeuti) contro
l'albo degli psicologi (Perussia, 1994, p.110), ha impedito la dignità
di professione ad una disciplina nata con la medicina (Ippocrate)
e diventata scienza (1879) prima della medicina stessa (1913).
La figura professionale
dello Psicologo è definita dalla Legge 18 febbraio 1989, n. 56 "Ordinamento
della professione di psicologo", (pubblicata nella G.U. 24 febbraio
1989, n. 46).
Il suo Profilo Professionale
è descrceto all'art. 3 della Legge 56:
"La professione di
psicologo comprende l'uso degli strumenti conoscitivi e di intervento
per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione-riabilitazione
e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo,
agli organismi sociali e alle comunità. Comprende altresì le attività
di sperimentazione, ricerca e didattica in tale ambito."
E'
evidente che una tale definizione è circolare e poco chiara. Cos'è
la psicologia? La professione degli Psicologi. Cos'è uno Psicologo?
Chi si occupa di psicologia. Come dire che la professione di architetto
comprende l'uso degli strumenti e delle tecniche dell'architettura.
Inoltre al momento
della pubblicazione della Legge 56, tramite apposita domanda è stata
resa possibile l'iscrizione all'Albo "ai laureati
che da almeno sette anni svolgano effettivamente in maniera continuativa
attività di collaborazione o consulenza attinenti alla psicologia
con enti o istituzioni pubbliche o private;" (articolo 32,
comma c).
Questo significa che
un laureato in Lettere, in Filosofia, in Legge, in Letteratura, in
Architettura, in Pedagogia, può essere tra gli elenchi degli psicologi
e può esercitarne la professione. Il professionista che si presenta
come Psicologo in Italia, probabilmente non è mai stato iscritto ad
un corso di laurea in psicologia. Vi fareste operare da un chirurgo
laureato in Lettere? Vi fareste curare da uno psicologo laureato in
Lettere? La legge italiana lo permette a vostra insaputa.
Infatti
è riscontrabile anche una diffusa opacità degli ordini regionali
in cui alle schede professionali degli psicologi non sono presenti
informazioni sul Diploma di Laurea degli iscritti. Per i profili dei
medici nel rispettivo Albo provinciale, è presente il titolo di Laurea
e l'Ateneo in cui è stato ottenuto. La mancanza di trasparenza sui
titoli, un profilo professionale non esplicitato, bastano e avanzano
per permettere una rappresentazione sociale della figura dello psicologo
a dir poco invalidante, cui segue l'incapacità di assorbimento dei
laureati in psicologia da parte del mercato del lavoro. Come tenere
una Ferrari nel garage.
Nel 2013 il Consiglio
Nazionale dell'Ordine degli Psicologi sancisce con un referendum,
con oltre 12.000 votanti, la modifica di alcuni articoli del Codice
Deontologico degli Psicologi, specificando quali sono gli atti
tipici riservati della professione:
"Sono
specifici della professione di psicologo tutti gli strumenti
e le tecniche conoscitive e di intervento relative a processi psichici
(relazionali, emotivi, cognitivi, comportamentali) basati sull'applicazione
di principi, conoscenze, modelli o costrutti psicologici."
(art.21, comma 3)
Secondo le parole del
Presidente Nazionale Dr. Giuseppe Luigi Palma "la nuova formulazione
dell'art. 21 costituirà un ulteriore strumento in materia di contrasto
all'abusivismo e di consolidamento dell'identità professionale."
Per approfondimenti
è possibile scaricare il: